"Si chiama Groundpiece
perché c’è una relazione con il mondo dell’arte."
"Però lo abbiamo fatto ugualmente perché ci sembrava interessante sperimentare questo connubio
tra l’arte e un cuscino,
che non è proprio il connubio più ovvio."
"Questo è stato uno degli elementi più innovativi: era una superficie morbida che stava al centro di uno spazio"